Una delle novità del Rugby Mantova per la prossima stagione è la nomina dell’ex coach del Primo XV Stefano Giop come nuovo coordinatore tecnico biancorosso. Giop si occuperà quindi da dare un indirizzo tecnico unico a tutte le categorie dal minirugby fino all’Under 18 sia nel centro di Mantova che in quello in crescita a Goito: “L’obiettivo del mio incarico è riuscire a creare armonia tra le varie categoria per far emergere gli atleti e i giocatori del domani – commenta Giop -. In questo momento dobbiamo sfruttare lo stop ai campionati per poterci concentrare sui dettagli e sui fondamentali del rugby. In una situazione normale non si ha tempo di approfondire questi aspetti perché gli impegni di campionato e le partite sono molto ravvicinate. Ora invece possiamo lavorare con calma per alzare tecnicamente il livello dei giocatori con allenamenti più specifici”.
Il lavoro del Rugby Mantova si differenzia in diverse fasce d’età. Dai 6 agli 8 anni gli istruttori biancorossi si pongono l’obiettivo di formare le basi del movimento e della motricità in un contesto divertente e che abitui il minirugbista al contatto fisico e al rispetto di valori come la disciplina, la correttezza e il rispetto del compagno e dell’avversario. In una fase successiva si procedere a costruire le basi del giocatore di rugby e quindi la comprensione del gioco. Dall’Under 14 si alza l’asticella con un lavoro più specifico dal punto di vista atletico e rugbistico, per arrivare poi all’Under 16 in cui si passa ad una formazione ancora più completa: “Ciò fa capire quanto sia importante lavorare con grande attenzione sin dal minirugby. Grazie ad una preparazione attenta si riescono a dare le basi per costruire un giocatore di rugby”.
Infine, Giop chiede un maggior decisionismo agli organi federali: “E’ una situazione piuttosto difficile, stiamo ancora aspettando comunicazioni ufficiali sull’inizio dei campionati. Si sta vedendo troppo immobilismo, le società dilettantistiche hanno bisogno di avere certezze sullo svolgimento dell’attività”.
Nel frattempo, il Rugby Mantova sta ultimando l’organizzazione di due Open Day che si terranno sabato 26 settembre e sabato 3 ottobre. Nei prossimi giorni la società rilascerà maggiori dettagli sull’organizzazione.
Il lavoro del Rugby Mantova si differenzia in diverse fasce d’età. Dai 6 agli 8 anni gli istruttori biancorossi si pongono l’obiettivo di formare le basi del movimento e della motricità in un contesto divertente e che abitui il minirugbista al contatto fisico e al rispetto di valori come la disciplina, la correttezza e il rispetto del compagno e dell’avversario. In una fase successiva si procedere a costruire le basi del giocatore di rugby e quindi la comprensione del gioco. Dall’Under 14 si alza l’asticella con un lavoro più specifico dal punto di vista atletico e rugbistico, per arrivare poi all’Under 16 in cui si passa ad una formazione ancora più completa: “Ciò fa capire quanto sia importante lavorare con grande attenzione sin dal minirugby. Grazie ad una preparazione attenta si riescono a dare le basi per costruire un giocatore di rugby”.
Infine, Giop chiede un maggior decisionismo agli organi federali: “E’ una situazione piuttosto difficile, stiamo ancora aspettando comunicazioni ufficiali sull’inizio dei campionati. Si sta vedendo troppo immobilismo, le società dilettantistiche hanno bisogno di avere certezze sullo svolgimento dell’attività”.
Nel frattempo, il Rugby Mantova sta ultimando l’organizzazione di due Open Day che si terranno sabato 26 settembre e sabato 3 ottobre. Nei prossimi giorni la società rilascerà maggiori dettagli sull’organizzazione.