Storia

Il 28 febbraio 1974 l’attento lettore di un quotidiano cittadino avrebbe potuto leggere nella pagina dedicata agli annunci economici il seguente articolo (un po’ strambo, forse): cercasi appassionato di rugby disposto ad allenare squadra di giovani da formarsi. Il bello è che qualcuno a quell’annuncio rispose e fu da lì che prese il via il G.S. Rugby Mantova, società che ormai da trent’anni calpesta campi di mezza Italia con tutte le sue squadre. Qualche trafiletto nella cronaca sportiva, qualche manifesto nelle scuole e nell’aprile 1975 venne fondata una Società senza campo, senza esperienza, senza soldi, ma con un entusiasmo capace di muovere le montagne. E così è stato.

Prime partite “amichevoli” contro le squadre vicine – Viadana e Brescia – e poi immediatamente, nell’ottobre successivo, lanciati nella bolgia di un campionato regolare di C2 subito vinto. Intanto il movimento continuava ad allargarsi, veniva acquisito prima il campo o per meglio dire la risaia, di Valletta Valsecchi e poi veniva costruito l’impianto al Migliaretto. Come per tutte le associazioni perbene venne anche deciso un simbolo, anzi un logo come si dice adesso. Era una tigre biancorossa che poco aveva a che vedere con Mantova ma che rappresentava una “risposta felina” ai leoni di Viadana, nati cinque anni prima. Dopo aspre battaglie interne venne cambiato con l’attuale simbolo, la stilizzazione della rosetta galleggiante delle foglie di un trigolo ripresa da una stampa seicentesca. Il trigolo piacque subito molto, sia perché tipico di Mantova, sia perché pianta dai frutti abbastanza spinosi, carattere che ben si adatta a una squadra di rugby.

Nel frattempo la Società continuava ad allargarsi portando nella nostra città anche allenatori e giocatori illustri, quale Alexandru Penciu estremo di Romania ed allenatore vincente a Rovigo, Murray Kendrick, capitano della squadra nazionale universitaria neozelandese campione del mondo di categoria e moltissimi altri che non staremo qui a ricordare solo per motivi di spazio e di noia del lettore, ma che hanno comunque sempre lasciato a Mantova un solco di simpatia e professionalità.
Come ogni buon architetto, il Consiglio Direttivo di allora pensò di consolidare le fondamenta cominciando a sviluppare quasi da subito un settore giovanile in maniera da creare quel serbatoio naturale di giocatori che ogni società non professionistica deve avere, filosofia che è continuata fino ad oggi tanto è vero che buona parte dei giocatori che militano in prima squadra provengono dal vivaio interno. Veniva inoltre creato il torneo scolastico tra gli Istituti Superiori di Mantova – che viene tuttora organizzato – e che porta il nome del primo medico sociale nonché dirigente tra i più amati, il dottor Celestino Miserocchi, torneo al quale poi sono stati affiancati i Giochi della Gioventù per le medie inferiori.

La Società, come del resto capita a tutti in trent’anni di vita, ha visto alternarsi periodi di crisi a momenti di rinascita ma è sempre riuscita a portare anche nella gestione quella combattività che ha espresso in ogni situazione in campo. Tre promozioni, qualche retrocessione, la dolorosa rinuncia a una serie B per vendita del diritto sportivo, diritto riconquistato a stretto giro di posta a suon di punti dati alle altre squadre sul campo di gioco fino ad arrivare all’anno 2005, in cui è stata subita la sconfitta più pesante e purtroppo irreparabile: la grave perdita del Presidente – Avv. Roberto Nardi – il cui sorriso accompagnerà comunque sempre durante le partite e nella vita societaria tutti quei giocatori mantovani che lo hanno conosciuto e amato.

Attualmente la società schiera una formazione seniores, una social-team (squadra non agonistica formata da tutti i volontari della società che gioca una variante del rugby senza contatto) e tutte le formazioni giovanili dall’under 18 fino all’under 6. Con la creazione del polo giovanile di Goito il Rugby Mantova è stato in grado di allargare i propri orizzonti permettendosi negli ultimi campionati di schierare addirittura due formazioni under 14. Orizzonti, quelli biancorossi, che si sono espansi nelle ultime stagioni anche al “gentil-sesso”: al momento il Rugby Mantova può vantare una formazione Seniores e una Under 16 famminile che partecipano alla Coppa Italia Femminile di Rugby a 7”.