Amarcord, Gianpaolo Fabbi si racconta: ““Questo sport è una scuola di vita. Settore giovanile e impianti del genere un lusso per la categoria”

E’ con l’intervista all’ex giocatore e vicepresidente Gianpaolo Fabbi che continua “Amarcord”, la rubrica dedicata ai nostri ex biancorossi.
 
Com’è nato il legame col Rugby Mantova?

“Sono stato tra i primi giocatori della squadra, iniziai nel 1976, spinto da mio fratello Roberto (all’epoca giocatore) e mio padre Raul (dirigente) che furono tra i primissimi volti della società, e vi rimasi fino al 1992. Mi innamorai subito di questo sport e dei valori che porta con sé. Nel corso di quegli anni ho cambiato 3-4 ruoli, ho giocato come estremo e come terza linea in mischia anche per via del cambiamento del mio fisico. Poi sono sempre rimasto a fianco della società come consigliere e dirigente, fino all’ultima esperienza da vicepresidente dal 2013 al 2016. Anche adesso, pur non avendo incarichi ufficiali, sono sempre in contatto con l’attuale dirigenza. Ho contribuito, inoltre, a fondare l’associazione “Le Tigri” (di cui faccio tuttora parte) che detiene la maggioranza del club”.

Come il rugby ha influenzato la sua vita?

“Il rugby è uno sport da vivere con tantissima passione e dedizione. Non c’è quasi alcun tipo di guadagno, sebbene sia richiesta una preparazione da professionista. E’ un impegno importante, ma le soddisfazioni arrivano eccome. E soprattutto si creano tanti legami forti coi propri compagni e anche coi giocatori delle altre squadre. Il rugby mi ha insegnato davvero molto, tanto che molti dei principi su cui si fonda hanno poi definito la mia vita”.

Cosa ne pensa dell’attuale progetto del Rugby Mantova?

“Il consiglio attuale si sta muovendo molto bene, considerando gli evidenti limiti dei budget annuali. Se non fosse per i nostri affezionatissimi e appassionati sponsor, sarebbe difficile per il Rugby Mantova portare avanti il proprio progetto sul territorio. I risultati sportivi degli ultimi anni sono stati più che soddisfacenti, dato che la squadra è quasi sempre riuscita ad accedere ai playoff per la Serie B. Il settore giovanile della Società è un vero e proprio vanto con oltre 250 iscritti. Ciò permette di avere sempre a disposizione dei giocatori da lanciare in prima squadra e creare un rapporto sempre più collaborativo col territorio. Inoltre, anche grazie all’amministrazione comunale, la Società gode di un impianto di gioco veramente all’avanguardia che vale molto di più dell’attuale Serie C1, tanto che la Federazione vorrebbe portarci le Nazionali giovanili”.

(Foto gentilmente messa a disposizione da Mario Zanca)