La stagione del Rugby Mantova, le interviste ai protagonisti. Coach Santoro: “Annata dai due volti. Per me esperienza formativa”

Si è chiusa pochi giorni fa l’avventura del Primo XV del Rugby Mantova nel competitivo campionato di Serie C1. Una stagione in chiaroscuro per i biancorossi che hanno disputato una prima parte di campionato molto positiva riuscendo a strappare la qualificazione ai playoff, salvo poi non riuscire a trovare continuità negli spareggi per la Serie B. Da sottolineare anche che sul cammino playoff ha influito anche il cambio di guida tecnica arrivato in corsa con coach Marco Rangone esonerato alla terza giornata. Al posto del tecnico veronese è subentrato un nuovo staff composto da Filippo Santoro, Giovanni Lorenzi e Matteo Tullio. La crescita della squadra è stata evidente soprattutto nell’ultima parte di campionato, in cui i virgiliani sono riusciti a conquistare punti importanti.

Coach Filippo Santoro traccia quindi un bilancio della sua stagione alla guida della prima squadra: “Siamo andati bene nella prima parte del campionato, anche se qualche risultato poteva essere migliore come la vittoria con Vicenza dell’andata. Nei playoff siamo stati sotto le aspettative della società e dei ragazzi. C’è stata sempre grande disponibilità dei ragazzi, anche se i risultati non sempre ci hanno dato ragione. E’ stata una stagione travagliata in cui abbiamo faticato a trovare conferme al nostro duro lavoro per le partite di campionato. Ci è mancata una continuità di rendimento che ci avrebbe permesso di conquistare qualche punto di più ed esprimere al meglio il nostro potenziale”.
Santoro parla poi della sua prima esperienza da head coach di una prima squadra maschile: “Prendere una squadra in corsa non è mai facile quindi ho dovuto lavorare in modo specifico su certi aspetti, in particolare sull’intensità degli allenamenti e sulla mentalità della squadra. Ho sempre pensato che fosse importante preparare le partite pensando a fare la propria prestazione, ragionando meno sulla forza delle avversarie. Ho percepito fiducia da parte dei giocatori, credo che i ragazzi abbiano compreso il lavoro svolto. Per me è stata un’esperienza formativa che sicuramente mi sarà utile per il futuro”.
Proprio sul futuro, il coach biancorosso sembra avere un desiderio particolare: “Premesso che sono rimasto soddisfatto del lavoro svolto con la prima squadra maschile e del campionato con la seniores femminile, mi piacerebbe lavorare coi giovani e avere la possibilità di costruire un progetto di lunga durata, magari dall’Under 12 in su”.