Rugby Mantova – Marco Polo Brescia

MANTOVA: Rima; Scemma (33’ st De Bari), Speringo, Edwards, Bonazzi; Cerati, Cittadini; Raboni, Giuliani, Celin (19’ st Zanetti); Coseru (12’ st Villarreal), Nicoletti; Sampietri, Colombari, Malavasi (10’ st Ferrara). A disp. Sereni, Casali, Artoni. All. Ghelfi.

BRESCIA: Cenerini; Bignotti, Tamburri, Sossi, Scaroni; Goffi, Vitali; Sangiorgi, Nicol, Guerra; Pellizzari, Barba; Germino, Palini, Facchetti. A disp.: Pistot, Foletto, Pezzotti, Bianzani, Guerra, Bertolotti, Zobbio. All. Rigosa.

Arbitro: Ciaiola.

Marcatori: 11’ pt m Goffi tr Goffi; 22’ pt m Sangiorgi tr Goffi, 33’ st m Celin nt, 40’ pt cp Cerati; 10’ st cp Goffi, 18’ pt m Sossi tr Goffi, 19’ st m Goffi nt, 38’ st m mischia Brescia nt.  

MANTOVA – Il Rugby Mantova cede in casa 36 a 8 alla vice capolista Marco Polo. Nonostante le tante defezioni, i virgiliani riescono a tenere il passo per tutta la prima frazione di una squadra più attrezzata sotto il profilo della qualità e dell’esperienza. Il Marco Polo passa due volte nei primi venti minuti grazie a due mete di furbizia. Il Mantova reagisce e poco dopo accorcia le distanze con la meta di caparbietà di Celin, che segna dopo un’azione insistita di tutto il pack biancorosso. I bresciani sentono la pressione e no riescono più a essere incisivi mentre il Mantova, grintoso e determinato, prende l’iniziativa peccando tuttavia di concretezza in fase di finalizzazione. Allo scadere Cerati dalla piazzola annulla il break fissando il parziale sul 14 a 8.          A inizio ripresa esce il cinismo del Marco Polo che si dimostra ottimo opportunista monetizzando con punti alcuni errori difensivi del Mantova. I virgiliani, poco lucidi, reagiscono ma peccano di precisione negli ultimi metri. Negli ultimi, complice la stanchezza dei mantovani, il Brescia segna con la mischia la meta del definitivo 36 a 8.  

Giovanni Ghelfi: << Il Marco Polo ha dimostrato di essere con merito la seconda in classifica. Dopo un primo tempo in cui siamo riusciti a tenere il loro passo giocando con convinzione e annullando di fatto il gap d’esperienza, il Brescia è riuscito a mettere a segno i colpi del kappaò nel momento in cui siamo calati sotto il profilo nervoso. Con una formazione fortemente rimaneggiata dagli infortuni, siamo comunque riusciti a impensierire seriamente una squadra più forte di noi: per far propria la partita hanno dovuto dare il meglio di sé. La squadra sta progressivamente maturando: con un po’ più di malizia e di lucidità in certi frangenti della partita, avremmo potuto essere più concreti. Il nostro primo tempo rappresenta esattamente il passo che in proiezione vogliamo tenere sotto il profilo del gioco e della mentalità: consiglio ai ragazzi di fissarlo bene a mente. Su tutti sono da menzionare le prove del capitano Cittadini e di Giuliani: due esempi di combattività >>.